Forever Lost

Ogni qualvolta mi perdo dietro di te, di voi e conseguenti manie depressive. Ogni volta comincio a scrivere dell'infinità che c'è dietro, dell'impossibilità di perderla per la via. Ogni volta mi chiedo come accade, come posso farcela a non smollicarmi per strada. Ogni volta qui mi ritrovo. E da qui mi perdo.

domenica 17 ottobre 2010

quisque faber fortune...un par de palle.

Un buon inizio, cosa? dove? quando e come?
Cominciamo bene cioè che si voleva essere un "buon inizio", al solito epifania al sapore di asfalto per il mio corpo, costretto di nuovo a rialzarsi e convivere con delusione e dolore.
Credo che l'unica via sia: cambiare aria, per un po' o per sempre, ma cambiare aria...l'aria si è fatta pesantissima, le persone che vedo intorno non riesco a focalizzarle, ma solo a odiarle d'istinto subito, di rimando agli sguardi; vengo urtato dai suoni, dalle idee e dalla loro assenza, creati da altri esseri umani; non riesco mai -e dico mai- a sentirmi affine a qualcosa o qualcuno, c'è sempre un gap incolmabile tra tutto quello che ho in testa io e quello che dicono e provano gli altri, lì fuori. Che clamorose due palle.
Ma quand'è che basta?
Quand'è che mi decido a cambiare aria, oramai puzzo anch'io.

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