sono ormai 5 o più anni, da quando. Oggi, o meglio ieri vista l'ora.
E' rimasto il vuoto, come sempre. Le strade, come allora. La musica, com'è da anni.
Non è rimasto nlla di te, non so neanche com'è il processo di decomposizione, cos'è che di te è rimasto ancora da questa parte.
Sono sempre qui, un casino ambulante, e devo toccarmi per capirlo, disperarmi per non impazzire.
Tutto non sembra più, non per te o perché non ci sei più. neppure per il modo in cui abbiamo provato a salutarci per l'ultima volta. E nemmeno.
Sono ricadute impossibili da evitare, come impossibile è trovare modi migliori per rimanere.
La piena impossibilità.
*