Forever Lost

Ogni qualvolta mi perdo dietro di te, di voi e conseguenti manie depressive. Ogni volta comincio a scrivere dell'infinità che c'è dietro, dell'impossibilità di perderla per la via. Ogni volta mi chiedo come accade, come posso farcela a non smollicarmi per strada. Ogni volta qui mi ritrovo. E da qui mi perdo.

sabato 20 novembre 2010

umido, accogliente involucro invernale.

Odore sulle mani e sui vestiti, ti ricorda qualcosa? senzo di deja vu?
E' esattamente questo a far da sentore, ed è strano ed inquieto, la paura, sempre lei lì nelle tue cose come un buon ricordo.
Un virus, e la sconcertante idea che tanto stai sbagliando comunque...ma quando ti sposti i capelli per mostrarmi la parte di viso coperta io, io mi lascio andare come naturale fosse; le mani, la bocca fanno ciò che a loro non sembra alieno, ti cercano e ti trovano, ti perdono e continuano a cercarti...tu per gioco o per indole stai lì che ridi e fai finta che tutto sia inutile e naturale. così non è. 
Tutto sembra per te un'abitudine, una semplice normale quotidianità, una cosa tra le tante. Io tra le tante cose non saprei che farci e non saprei dove metterti, né come fare.
Ecco che qui si genera quel gap che mi fa stare così ai margini dell'esistenza, non essendo abile nel capire e nel gestire le dinamiche degli esseri umani.
Tutto è così ostile, ma quest'odore vorrei che non mi si levasse per un po'.

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