cominciò sul divano di casa dei miei genitori, un divano una volta bellissimo, ora sformato e con la pelle rovinata. Io ero sdraiato lì e guardavo verso il corridoio, poi è arrivata anche lei e da lì il delirio.
Sono passati gli anni e il delirio è rimasto come forma alimentante dell'essere, ed ha preso forme particolari, invisibili. Non puoi più circoscriverlo. non puoi.
ma i giorni come questo me lo ricordano come fosse ieri, mi fanno riassunti veloci come in punto di morte...e mi viene solo da lacrimare davanti allo schermo...odio dover rivivere tutto e riviverlo male, odio dovervi perdere tutti così, senza poter fare nulla, mi distrugge ogni anno di più...adoro sentire lo scorrere del dolore di tutto questo sulla pelle, ma odio doverlo fare su di voi.
Ho anche dejavu di scene passate con voi, di ritorni impossibili dall'aldilà, immagino situazioni e mi giro di colpo, oppure persone che potrebbero essere e non sono, solo per la particolarità che loro respirano mentre tu no, e mentre lei non lo so neanche.
chiedersi se non fossi nato come sarebbe stato, è tanto inutile quanto sacrosanto. così come lo sarebbe morire.
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