Si cambia ogni momento, ma è un processo lento quello che ti porta a prenderne coscienza.
Ora c'è qualcosa che è diverso, un processo inverso che mi farà odiare ad un certo punto, ancora me stesso. ma tant'è.
una nuova dimensione di confusione contemplativa, nulla per cambiarla, nulla per fermarla. Abitudine al suo caos, familiarità e abilità nel viverci dentro, queste le doti sviluppate a fior di ansie e di errori vitali a cui porre fine.
E non so se riderne o piangerne, per adeso mi sembra un passo avanti:
stare. fermo. lì.
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