Forever Lost

Ogni qualvolta mi perdo dietro di te, di voi e conseguenti manie depressive. Ogni volta comincio a scrivere dell'infinità che c'è dietro, dell'impossibilità di perderla per la via. Ogni volta mi chiedo come accade, come posso farcela a non smollicarmi per strada. Ogni volta qui mi ritrovo. E da qui mi perdo.

mercoledì 21 marzo 2012

And there will come a time, you'll see, with no more tears...

...and love will not break your heart, but dismiss your fears.

Quanto tempo è passato? non riesco a focalizzare, non riesco a dare una data una descrizione temporale, solo quei soliti colori, fumi e particelle nell'aria.

Quanta capacità polmonare è rimasta? quantificarlo è impossibile, (vedi sopra), sembra ridotta ma ancora abbastanza per tirare avanti. Rimane sempre quell'abitudine fastidiosa di dimenticare di respirare in alcuni momenti.



Era un tentativo di tirare le somme, facile visto ciò che rimane, e di capire come proseguire. mi vergogno che sia ricominciato, ma ho una paura fottuta di alcune abitudini che ho ripreso, dentro e fuori dalla testa, e dei tentativi falliti di godere delle cose com'era un tempo.
Il tempo non cura nulla, non aiuta, peggiora, sedimenta, ti cementa addosso tutto quello che invece vorresti che vada via. Non puoi accorgertene perché ti abitui al peso maggiore ma c'è tutto; sbatti contro le cose perché hai aumentato di volume e credi sia disattenzione, no.

Credi e sei sicuro di pesare di più perché il giorno prima hai mangiato troppo, non è neanche questa la verità. La verità è che sta tutto lì, attaccato addoso. catrame di sensazioni che non vorresti o che vorresti ma col beneficio d'inventario.
Cose di cui neanche ti ricordi, perché eri piccolo o perché il tempo ti ha ingannato e te le ha messe lì addosso a tua insaputa e tu inciampi, sbatti senza sapere il perché e ti incazzi e cerchi risposte. chiedile a lui.
Il tempo ti fa dire: "non è il momento" o "ci sarà il momento giusto" che menzogne, che abitudini becere abbiamo per alleviarci la coscienza e aumentare lo spessore del cemento/catrame su di noi.

Credo che l'unica cosa da odiare debba essere la propria immagine nello specchio e se c'è un momento, preciso, al quale dare la colpa di tutto, sia il momento e l'attimo preciso in cui si decide di aprire gli occhi. ancora.

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