Forever Lost

Ogni qualvolta mi perdo dietro di te, di voi e conseguenti manie depressive. Ogni volta comincio a scrivere dell'infinità che c'è dietro, dell'impossibilità di perderla per la via. Ogni volta mi chiedo come accade, come posso farcela a non smollicarmi per strada. Ogni volta qui mi ritrovo. E da qui mi perdo.

lunedì 1 novembre 2010

Ashes.

La mancanza, o l'assenza di essa, crea vortici e pensieri complicati. Non sono qui a volerli risolvere -non sono adatto a questo,- voglio solamente che essi scorrano su di me il più possibile, con qualsiasi conseguenza, con qualsiasi cicatrice.
Vivo un'esistenza inutile e faticosa, banale ed illusoria. non per me, per la proiezione che; alzarmi la mattina imponendomi di non odiare ciò che faccio, non insultarlo o sminuirlo, per non rischiare di immobilizzarmi ancora e ancora; sforzarmi di non pensare a ciò che andrò a fare perché il mio cervello lo distruggerebbe in 20 secondi buoni. tutto questo è esageratamente pesante se consideriamo che sono le 8 di mattina. credo di sì.
A rimanere è sempre qualcosa di te, qualcosa che c'era allora e sai esserci anche adesso, solo questo il filo conduttore. questa la consolazione. Perdersi ogni giorno e ritrovarsi in costanti immagini di noi stessi dentro gli occhi, fa male ma ti tiene ancora qui a scrivere, dispera e dà coraggio.
E' come allora quasi inverno, quasi casa, quasi amore.

1 commento:

  1. E' come allora quasi inverno, quasi casa, quasi amore !!! wonderfull :)

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