Forever Lost

Ogni qualvolta mi perdo dietro di te, di voi e conseguenti manie depressive. Ogni volta comincio a scrivere dell'infinità che c'è dietro, dell'impossibilità di perderla per la via. Ogni volta mi chiedo come accade, come posso farcela a non smollicarmi per strada. Ogni volta qui mi ritrovo. E da qui mi perdo.

mercoledì 13 ottobre 2010

3055.

E' tutto qui, quello che so e sappiamo fare di noi? E' tutta vera la solitudine che si prova su un letto sapendo che si sta per morire?
Semplice da aprire fessure di follia nei muri, figuriamoci nella testa che di duro non ha molto; figuriamoci come saremmo noi lì sdraiati con gli occhi spenti e il respiro stanco, di aver vissuto poco, stanco di dover già lasciare qualcosa che noi non abbiam trovato, Lui sì.
E allora la banalità di chiedersi se vale la pena sbattersi per "una pausa dalla morte" che breve è, sconvolgendo anche il termine stesso.
E' uno scenario particolare per me, guardare persone amate in quel modo, certi sentimenti mi provocano stupore e rispetto; profondi interrogativi affollano la mia mente capace di percepire il dolore ma mai il sentimento che lo precede e lo genera insieme al negativo. La mia ricerca continua di comprensione, lì dove non è detto che arrivi, mi fa perdere contatto con la realtà e con le persone che rgravitano lì fuori...qui si sta così bene, vorrei entrasse qualcuno in questo momento esatto per vedere che anche i miei occhi son capaci di lacrime quando hanno delle cuffie e dei tasti...
Vorrei che si vedesse la mia anima e che non facesse paure se inadatta o poco all'altezza, vorrei non dovermi sforzare di provare le cose che provano tutti, vorrei on dover lottare per sentire qualcosa di "buon livello", vorrei non dover usare la fantasia a compensare i numerosi vuoti, - diomio.
Un saluto era d'obbligo, a te, poi a te e alla realtà che è stata abbandonata del tutto ma nella quale ho deciso di muovermi degnamente.

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